Il punto di vista dei lavoratori europei

I lavoratori fanno sentire la loro voce.
I leader ascoltano?

Il 42% dei dirigenti intervistati afferma di non riuscire a sfruttare appieno il potenziale della propria forza lavoro, mentre il 46% sostiene che la difficoltà nel trovare i professionisti giusti influisce negativamente sul business. Ma qual è il punto di vista dei lavoratori? Solo il 35% dei lavoratori intervistati svolgono con piacere le attività lavorative quotidiane, in particolare i lavoratori nel Regno Unito, in Francia e in Italia (rispettivamente il 28%, il 29% e il 29%).

I leader che desiderano costruire forze lavoro veramente resilienti devono fare di più per comprendere le esigenze dei lavoratori e agire tempestivamente. I dati raccolti parlano chiaro: il 45% del talento nell'area EMEA (e nell'intero sondaggio globale) afferma di garantire il minimo sindacale rispetto al proprio ruolo contrattuale.

Questo conferma l’assenza in alcune organizzazioni di azioni atte a migliorare l’ispirazione e il coinvolgimento dei dipendenti.

Solo il 25% dei lavoratori tedeschi afferma di avere un senso di appartenenza alla propria organizzazione.

Il 45% dei professionisti dell'area EMEA dichiara di aver intrapreso una "dimissione silenziosa", ossia fare solo il minimo indispensabile richiesto dal proprio ruolo.

Grafico 3. Lavoratori che concordano con le seguenti affermazioni:

Cosa vogliono i lavoratori europei?

I lavoratori europei non cercano solo stipendi più alti e benefit. Desiderano ruoli in cui possano sviluppare e accrescere le proprie competenze e godere di un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Tuttavia, nonostante ciò, alcune organizzazioni non riescono ad offrire opportunità di sviluppo, rischiando così di perdere i professionisti migliori (e le competenze altamente richieste sul mercato) e favorire la concorrenza.

Queste sono le ragioni principali per cui i lavoratori europei decidono di non lasciare il loro attuale posto di lavoro:

Solo il 39% dei lavoratori EMEA afferma che sia facile accedere alla formazione e allo sviluppo di cui hanno bisogno.

Il 43% dei lavoratori dell'area EMEA afferma che i loro datori di lavoro investiranno per assicurargli nuove competenze utili.

Il 25% dei talenti globali afferma di non aver mai preso parte a corsi di formazione tramite il proprio datore di lavoro.

Grafico 4. Percentuale di lavoratori che valutano positivamente il proprio leadership team nelle seguenti aree:

La Svizzera è in prima linea in Europa per le opportunità di formazione e il work-life balance, mentre in Germania solo il 34% dei lavoratori dichiara di avere accesso alla formazione. I risultati dovrebbero essere un campanello d'allarme per i leader europei: meno del 40% dei lavoratori EMEA ritiene che il proprio datore di lavoro supporti un avanzamento di carriera.