Salute mentale e DEI sotto i riflettori

Le organizzazioni stanno fallendo sul fronte
della salute mentale

La nostra ricerca ha evidenziato una preoccupante mancanza di supporto alla salute mentale in tutta l’area EMEA. Meno della metà dei lavoratori ritiene che le proprie organizzazioni offrano un ambiente psicologicamente sicuro, e il 27% si è presa una pausa a causa dei problemi legati alla salute mentale. Inoltre, solo il 5% dei partecipanti ha affermato che esista una cultura aziendale in cui è accettabile prendersi del tempo libero dal lavoro per motivi di salute mentale.

Solo il 45% dei lavoratori nell'area EMEA ritiene che la propria organizzazione sia in grado di creare un senso di sicurezza psicologica.

1 lavoratore su 3 in Francia e Germania ha preso del tempo libero per problemi legati alla salute mentale nell'ultimo anno.

Il 27% dei lavoratori italiani afferma che un carico di lavoro elevato o team sottodimensionati hanno un impatto negativo sul proprio benessere mentale.

Grafico 11. Quali delle seguenti cose sono vere in relazione alla salute mentale sul posto di lavoro? (domanda ai lavoratori)

Parlare di DEI non è sufficiente

Il 55% dei professionisti svizzeri, il 50% dei lavoratori tedeschi e il 44% di quelli francesi affermano di aver incontrato ostacoli nell'accesso al mondo del lavoro o nello sviluppo della loro carriera a causa di fattori fuori dal loro controllo, come malattia, disabilità o discriminazione.

I datori di lavoro devono assicurarsi di considerare ogni aspetto del DEI, comprese dimensioni spesso trascurate, come migliorare le opportunità lavorative per le persone neurodiverse. In Kelly siamo costantemente impegnati in questo tramite la nostra iniziativa Equity@Work.

Una forte strategia legata ai temi di DEI (diversità, equità e inclusione) non è solo la cosa giusta da fare, porta a migliori performance aziendali, innovazione e retention. Tuttavia, oltre un terzo dei lavoratori nell'area EMEA afferma che il proprio datore di lavoro ne parla, ma non riesce a tradurla in realtà. I leader europei dovrebbero fare di più per garantire che i comportamenti inclusivi diventino una priorità: i lavoratori nell'area EMEA hanno riportato livelli inferiori di comportamenti inclusivi da parte dei leader rispetto a qualsiasi altra regione.

Grafico 12. Lavoratori che concordano con le seguenti affermazioni: